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Come scegliere gli indumenti per operare in camera bianca

È noto che una delle fonti di contaminazione più grandi all’interno di una camera bianca, se non la maggiore di tutte, sia rappresentata dagli operatori che vi lavorano all’interno, pertanto anche la scelta degli indumenti rappresenta una delle accortezze fondamentali per massimizzare il fattore sterilità in questi ambienti. Oltre quindi ad adottare i corretti metodi di vestizione per entrare in una cleanroom, è bene concentrarsi anche sulla scelta dei tessuti e degli articoli di vestiario veri e propri.

Vediamo come qui di seguito.

➡️ Precedente: Quali sono le caratteristiche delle porte per camere bianche

Indumenti per camera bianca, le caratteristiche essenziali

Attualmente, la IEST-RP-CC003 fornisce le linee guida per gli indumenti da utilizzare in una cleanroom, sia per le loro caratteristiche generali che per i testi di verifica associati.

Innanzitutto, gli elementi del vestiario devono coprire la parte del corpo associata con tessuti che hanno tra le loro proprietà un basso rilascio particellare, e al contempo una capacità di filtrazione elevata per trattenere le contaminazioni emesse dall’operatore. Gli indumenti devono essere ampiamente vestibili, al fine di garantire comodità nel loro utilizzo ed evitare il cosiddetto “effetto pompa”, ovvero il rilascio di aria nei movimenti più bruschi. Ogni elemento deve poi essere pienamente compatibile con gli accessori tipici dell’operatore della camera bianca, ovvero guanti, occhialini, maschere, calzari e intimo, analogamente ai processi di vestizione di cui sopra. 

Dal momento poi che esistono sia completi usa e getta che riutilizzabili, in questo secondo caso il tessuto deve essere pienamente idoneo ai processi di sterilizzazione e di ripristino, ovvero deve mantenere il più possibile inalterate le proprie caratteristiche nel tempo, resistendo quindi anche agli stress meccanici delle docce d’aria.

Scegliere gli indumenti per camere bianche

Nella loro scelta, è necessario prendere in considerazione diversi elementi. A partire dalla foggia del capo, che cambia tra un camice e una tuta, e che può avere aperture solo per gli occhi oppure più aperte sull’intero viso. L’indumento deve poi ovviamente essere sterile, e la scelta tra indumenti monouso o riutilizzabili ovviamente dipende anche dalla disponibilità degli appositi ambienti e strumenti di sterilizzazione, nonché di quelli per una corretta riposizione in magazzino. Per quanto riguarda invece la scelta del tessuto, le variabili da prendere in considerazione sono grammatura, filtrazione, colore e traspirabilità.

Potete richiedere maggiori informazioni contattando ora Phamm Engineering.

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